mercoledì 28 maggio 2014

Stimatissimo Presidente della Repubblica... non si dimentichi di noi...








Stimatissimo Presidente Napolitano,

sono la mamma di una bambina sorda che ha scelto la via della riabilitazione al linguaggio mediante dispositivi protesici e riabilitazione al linguaggio.
Ho visto ed apprezzato il video girato nella scuola bilingue, ma l’ultima affermazione della dirigente sulla lingua dell’identità sorda non mi rappresenta e non rappresenta Gaia, che il prossimo anno sarà in prima elementare con un programma pari alla sua classe, ma con qualche difficoltà in più legate a linguaggio e comprensione.
Signor presidente, la sordità è una gravissima disabilità sensoriale e non una forma di cultura. Esiste un’ampia fetta dell’altra metà del cielo che chiede la possibilità e la dignità dell’autonomia di una riabilitazione.
Per questo da mamma la invito Signor Presidente ad assistere a qualcosa di veramente emozionate: la nascita al mondo dei suoni che avviene tramite attivazione di un impianto cocleare, la invito ad assistere all’intenso lavoro logopedico dei nostri figli, la invito ad assistere ad una laurea di chi ha faticato più degli altri, ricordando le necessità legate agli ausili protesici, ad un nomenclatore vecchio, alla libera interpretazione di precise leggi sulla sordità da parte di commissioni impreparate o sorde alla disabilità, la invito alle lotte di un genitore per l’inclusione scolastica, la invito ad accompagnare i nostri ragazzi ad un colloquio di lavoro, la invito a partecipare alla ricerca di noi genitori di un adeguato sistema di riabilitazione, la invito Signor Presidente a partecipare alle nostre lacrime di dolore e di gioia!
La nostra disabilità (non dimenticando che le famiglie in cui vive un disabile condividono la disabilità e il disagio non solo fisico ma anche morale), ha bisogno di un aiuto vero istituzionale, in quanto la non integrazione e la disabilità lo fanno l’isolamento e il mancato recupero.
Non dimentichi Presidente i nostri figli, i nostri adulti e le loro necessità e conceda anche a loro la possibilità di emergere dal silenzio.


Devota cittadina dello Stato



Stefania De Gaetano

3 commenti:

  1. Grazie Stefania condivido tutto , perchè la sordità è un deficit sensoriale non uno status.

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  2. Stefania sei GRANDE, un enorme coraggio ma hai rappresentato al meglio la rabbia che abbiamo dentro...BRAVISSIMA

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