domenica 27 maggio 2018

L'unica vera grande vittoria sulla sordità infantile

Dopo due anni da una prima premiazione visuoletteraria, in quarta elementare, venerdì arriva questo bellissimo messaggio, poi segue la mail della maestra con le istruzioni per la premiazione.
Ma cosa è successo?
Una cosa semplicissima...
... Cucchi nel 2006 urlava "campioni del mondo!!!"
Gaia ha fatto un compito che in realtà era per un concorso provinciale assieme a tutti gli altri bambini con una commissione che non era al corrente della sua sordità ed ha vinto in quanto Gaia al pari di ogni altro concorrente.
Sebbene abbia diverse dislalie audiogene che le resteranno a vita, la sua comprensione è pari a quella di qualunque coetaneo normoudente, così come la sua produzione di testi.
Abbiamo combattuto contro un ritardo diagnostico, poi di comprensione e produzione, poi border line cognitivo e alla fine abbiamo vinto, lei ce l'ha fatta!
Ed ho passato 48 ore in cui non sapevo se ridere o piangere o fare tutte e due le cose perché dietro una poesia c'è un intero mondo, la nostra vita, i nostri progetti, le nostre ansie e le nostre paure.
Gaia non ha vinto una gara sportiva, Gaia ha vinto il recupero e l'inclusione sociale, facendo il gesto dell'ombrello a tutti coloro che avevano sentenziato che per il suo ritardo diagnostico non avrebbe mai potuto produrre un testo scritto autonomo o imparare al pari dei suoi compagni.
Questa poesia vale per me i mondiali.

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