sabato 30 giugno 2018

Impianto cocleare e mare: e se il processore potesse galleggiare?

In un negozio di articoli made in China ho trovato a pochissimo un cordino per gli occhiali galleggiante e per curiosità l'ho acquistato; a casa ho preso i miei occhiali da sole, un bel secchio d'acqua e... Sorpresa... Ha funzionato!!


I miei occhiali da sole sono molto più pesanti di un impianto con custodia acqua.
Ho smontato il cordino e con molti meno galleggianti ha riportato a galla l'impianto di Gaia con la sua custodia.
E quindi se assicuro l'impianto con un cordino infilato nel foro di sicurezza della bustina o del dispositivo anti acqua al collo di mia figlia a cui inserisco un qualsiasi sistema di galleggiamento (ciondolo, perlina) riduco il rischio di smarrimento in acqua?
A mio avviso si.
Ma cosa posso usare? Cosa galleggia?

Ad esempio questi gadget che si trovano al mercato, a me ne ha regalato uno il meccanico.



Oppure coloratissime "Perle flottanti" da pesca, si galleggianti da pesca già preforati dai colori estivi reperibili in qualsiasi negozio di articoli da pesca e catene commerciali di articoli sportivi.
Grazie al consiglio di una cara amica da ormai qualche anno usiamo gli indistruttibili fili Scooby-Doo.



Per regolare la collanina uso il sistema semplicissimo del nodo scorrevole




Se l'immagine non è chiara basta cercare su YouTube "sliding knot bracelet" o "sliding knot necklace".
Per semplificare i passaggi quindi:
1) Prendo un cordino Scooby-Doo
2) Inserisco un sistema galleggiante (perla da pesca o ciondolo in schiuma Eva)
3) Chiudo con un nodo scorrevole
4) Inserisco la collana pronta facendola scorrere a cappio nel foro apposito dell'acqua plus, dell'aqua accessory, del water wear ecc
5) Faccio indossare la collana e la regolo tirando i due capi del nodo scorrevole a misura di collo in modo che non si sfili
6) Aggiungo una fascia o una  una cuffia o una bandana (nella foto una nammu hat) e sopra tutto aggiungo degli occhialini o una maschera


A prova di onde, tuffi e capriole.
Assicurare bene l'impianto è responsabilità personale (sono io genitore o paziente responsabile del sistema che scelgo autonomamente di usare o non usare) e ognuno utilizza il sistema che ritiene più valido, intanto condivido il mio con qualche idea in più.
La nostra logopedista ci ha raccontato di un impianto smarrito in mare e della difficoltà in Emilia Romagna di ottenere autorizzazione Asl alla sostituzione dell'impianto per smarrimento.
È vero che il nuovo nomenclatore non ha presente la clausola di smarrimento che era presente nel precedente, ma è vero anche che non afferma esplicitamente neanche il contrario creando così una irregolarità amministrativa impugnabile con un ricorso al Tar. Non ho alcuna competenza legale ma sono ricorsa, vincendo, al Tar due volte.
Se il ricorso fosse poi collettivo penso si risolverebbero i problemi di tutti per i prossimi 15 anni, se solo costruttori, associazioni e pazienti per una volta si unissero per il bene di tutti.
Buona estate

1 commento: