domenica 28 gennaio 2018

La nostra avventura sull'apprendimento dell'inglese

Se per un bambino sordo non è così semplice l'apprendimento della propria lingua (ed è quello che identifica la disabilità infantile a confronto con la disabilità acquisita in età post verbale), l'apprendimento di una lingua che ha pronuncia diversa dal modo in cui è scritta, rappresenta un obiettivo.
Parto proprio da lì, appena avviata la letto scrittura abbiamo affrontato immediatamente l'argomento. La sua prima difficoltà è stata proprio comprendere che l'inglese si scrive in un modo ma segue regole di pronuncia. Nel suo caso, aiutata dalla logopedista, la persona più vicina e con buona conoscenza della materia ero io.
Proprio come nell'apprendimento dell'italiano ci siamo appoggiati alle flashcards ed abbiamo giocato a nominare i vocaboli nelle situazioni di vita comune.
Ho utilizzato, su consiglio di una amica, queste flashcards erickson che ho modificato con le scritte in due colori concordati con la bimba uno per la pronuncia ed uno per la scrittura.


Le ho creato un quaderno tematico arricchito con ambientazioni a lei conosciute e proposto giochi come tombole a premi e memory sia di pronuncia che di scrittura.
Acquisita la prima familiarità e le competenze basilari ci siamo spostate su questo bellissimo ed utilissimo software


che contiene circa 600 parole con pronuncia corretta e giochi piacevoli divisi sempre per ambientazione di vita comune.
La didattica scolastica abbiamo deciso di implementarla con questi quaderni divisi per programma ministeriale, divertenti e piacevoli con molti contenuti di audio per simulazione di prove di ascolto e comprensione



che arrivano fino al quinto anno della primaria.
Poi... abbiamo "osato" di più affidandoci a testi monolingue di casa editrice inglese, che ormai molti anni fa aveva accompagnato i miei studi: la COLLINS.




Per il curriculum linguistico italiano, i testi corrispondenti all'età anagrafica di Gaia sono piuttosto complessi, considerando anche che l'ordine scolastico inglese è completamente diverso dal nostro così come le competenze.
In previsione delle prove INVALSI che Gaia svolgerà per scelta comune senza facilitazioni, ho chiesto simulazione di prova di ascolto a scuola. Al momento i risultati sono superiori a quelli dei compagni.
Non è stato facile perché io non sono un tecnico, non sono un'insegnante, sono solo la sua mamma, ma anche in questa avventura sono stata ben supportata dalle insegnanti, dalla logopedista e ... da Aurora che attualmente studia quattro lingue.

Ad majora!

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